Epiteto (derivato dal suo grado ecclesiale) di
Paolo Varnefrido.
Grammatico e storico longobardo. Nato da una nobile famiglia longobarda, fu
educato alla corte di Pavia e fu in ottimi rapporti con i re Rachi e Desiderio.
Già monaco nel convento di Civate (presso Como), alla caduta del Regno
longobardo si recò a Montecassino. Da qui rivolse a Carlo Magno una
supplica
ad regem per la liberazione di un suo fratello, ricevendo
dall'imperatore l'invito a trasferirsi presso la Scuola palatina di Aquisgrana.
Nel 786, però,
P. era già rientrato a Montecassino, dove
rimase per il resto della sua vita. Fu letterato, grammatico e storico. A lui si
devono un'
Epitome al compendio (giunto a noi lacunoso) di Pompeo Festo e
al
De verborum significatione di Verrio Flacco; il
Commento all'Ars
grammatica di Donato; poemetti didattici e composizioni poetiche. Di
maggiore interesse gli scritti di argomento religioso ed ecclesiastico:
Vita
beati Gregorii papae e le
Gesta episcoporum Mettensium, che
costituirono il modello delle cronache vescovili composte successivamente. La
fama di
P.D., tuttavia, è legata alle opere schiettamente
storiche, come l'
Historia romana (composta probabilmente prima del 774),
rifacimento e continuazione dell'opera di Eutropio, sulla base di materiale
raccolto anche da Girolamo, Orosio, Isidoro e Beda. Di grande valore è
poi la sua
Historia Langobardorum, in sei libri, composta durante il
periodo cassinese. Essa costituisce la nostra maggior fonte per la storia
dell'epoca, la cultura e le tradizioni longobarde, investigate fin dalle lontane
origini scandinave, e conduce la narrazione fino al Regno del re Liutprando,
immediatamente precedente quello di Desiderio. La partecipazione emotiva
dell'autore non sembra aver turbato l'equilibrio dei giudizi e certamente non
frenò lo scrupolo documentario. L'opera utilizzò, oltre alla
tradizione orale e popolare e fonti quali l'
Editto di Rotari, anche altre
composizioni per noi perdute: un'anonima
Origo gentis Langobardorum e
l'opera storica di
Secondo di Trento. La figura e la produzione di
P.D., infine, testimoniano il processo di assimilazione della cultura
latina da parte dell'aristocrazia longobarda e l'apporto originale offerto da
tale esperienza di sincretismo all'evento della cosiddetta "rinascita
carolingia" in Italia (Cividale del Friuli, Udine 720 circa - Montecassino,
Frosinone 799 circa).